Gruppi di ricerca

Waste Management Group

Il gruppo di ricerca Waste Management (WMG), coordinato dal Prof. Paolo Balsari, è attivo da oltre vent’anni nel campo della gestione degli effluenti agricolo-zootecnici e della produzione di energia da biomasse. Il gruppo ha partecipato a numerosi progetti finanziati dall’UE nell’ambito del 6° e 7° Programma Quadro, fondazioni private, CNR, MURST e dalla Regione Piemonte.

La sua attività di ricerca e di sostegno alla pubblica amministrazione si è tradotta in numerose pubblicazioni a livello sia divulgativo, sia scientifico in campo nazionale e internazionale. I principali settori di competenza sono:

  1. Controllo delle emissioni gassose e di particolato dal comparto agricolo zootecnico
  2. Produzione di biogas e syngas
  3. Gestione di reflui agro-zootecnici
  4. Sviluppo di macchine e prototipi
  5. Formazione e divulgazione

RUOLO OPERATIVO

Nell’ambito del progetto FiReZoF, il gruppo di ricerca WMG GROUP svolge le seguenti attività:

  1. Coordinamento del progetto
  2. Individuazione e messa a punto di sistemi per il trattamento dei liquami di suini finalizzati alla loro densificazione e al contenimento delle emissioni gassose in atmosfera.
  3. Messa a punto del sistema di distribuzione georeferenziata e a rateo variabile degli effluenti in frutteto.

 

CNR-IMAMOTER U.O.S. di Torino

 

L’Istituto per le Macchine Agricole e Movimento Terra (IMAMOTER) appartiene alla rete scientifica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), ente pubblico nazionale di ricerca, vigilato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). L’Istituto si articola in una Sede Principale a Ferrara e una Sede Secondaria a Torino.

Presso la Sede Secondaria di Torino di IMAMOTER sono condotte attività di ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e divulgazione dei risultati per quanto attiene le macchine, le soluzioni e le tecnologie innovative destinate ad aumentare la sostenibilità economica ed ambientale del settore agro-industriale. L’attività viene svolta su temi di interesse scientifico e di pubblica utilità in collaborazione con enti privati, università, istituti di ricerca, aziende ed associazioni del settore sulla base di progetti finanziati da enti pubblici e privati allo scopo di promuovere l’avanzamento delle conoscenze in merito ai temi della sostenibilità ambientale, della sicurezza ed efficienza delle tecnologie destinate al settore dell’agricoltura.

Le attività di ricerca sono svolte in maniera multidisciplinare ed hanno consentito di maturare molteplici specializzazioni tecnico-scientifiche, declinabili su diversi ambiti del settore agro-industriale.

Con particolare riferimento alle tematiche affrontate nel presente progetto, il gruppo di ricerca ha sviluppato competenze che includono la gestione dei rifiuti delle filiere agroalimentare e zootecnica, il monitoraggio delle emissioni di gas ad effetto serra generate dal processo di compostaggio, lo sviluppo di processi innovativi di lavorazione e trasformazione di prodotti e sottoprodotti agro-industriali e la produzione di fertilizzanti organici pellettati. In questo contesto, ulteriori dettagli sull’attività di ricerca condotta presso la sede di Torino di IMAMOTER sono disponibili su: http://sustag.imamoter.cnr.it/.

RUOLO OPERATIVO

Nell’ambito del progetto FiReZoF, il gruppo di ricerca di IMAMOTER si occuperà del compostaggio delle frazioni solide separate dei liquami suini, acidificati e non, della preparazione delle miscele delle frazioni compostate arricchite con azoto di origine minerale e della successiva pellettizzazione. Il gruppo di ricerca di IMAMOTER collaborerà inoltre alla attività dimostrative del progetto ed alla disseminazione dei risultati.

Referenti del progetto: Dott. Pampuro Niccolò; Dott. Cavallo Eugenio

 

Gruppo di ricerca di Colture Arboree

Il gruppo di ricerca si occupa degli aspetti di sostenibilità connessi con la gestione delle colture arboree. L’attività di ricerca si concentra sui servizi e disservizi degli ecosistemi delle colture arboree, da frutto e ornamentali, e sui loro strumenti di descrizione, quantificazione e gestione. Gli studi si focalizzano sulle relazioni tra l’utilizzo efficiente delle risorse genetiche e le criticità di tipo ecologico, agronomico e antropico connesse.

I sistemi colturali arborei sono studiati con un approccio multidisciplinare che, senza trascurare la valenza agronomica classica, ne indaga anche il rapporto con la nutrizione e la salute umana, il ruolo fondamentale di tutela della biodiversità e il contributo nella conservazione delle risorse naturali, anche attraverso lo studio e l’applicazione di strumenti di contabilità ambientale.

Le attività del gruppo di ricerca si concretizzano anche grazie a un ampio partenariato, pubblico e privato, regionale, nazionale e internazionale. Con questi partner si condividono sia le progettualità e le ricerche per lo sviluppo di innovazioni metodologiche (protocolli, processi e applicazioni), tecniche e gestionali, sia l’utilizzo dei risultati per una loro ricaduta diretta, anche a livello di policy, sulla gestione delle valenze e criticità legate alle colture arboree.

In questo quadro si inserisce il Centro Regionale di Castanicoltura a Chiusa Pesio (CN), promosso dalla Regione Piemonte, al cui coordinamento e gestione il gruppo di ricerca è profuso fin dal 2005.

Il gruppo è attualmente inoltre coinvolto nei progetti di ricerca europei FINNOVER, Strategie innovative per lo sviluppo di filiere verdi transfrontaliere (programma Italia Francia ALCOTRA) e nel progetto Fondazione CRT – Diderot Le mie Impronte sul pianeta.

RUOLO OPERATIVO

Nell’ambito del progetto Firezof, il gruppo si occupa di valutare la risposta quali-quantitativa del meleto all’utilizzo del concime organico pellettato (acidificato e non), distribuito singolarmente o in combinazione con un concime minerale, rispetto ad una concimazione minerale aziendale e a un testimone non concimato. Lo scopo è quello di evidenziare eventuali differenze morfofuzionali, di produttività e di qualità tra le diverse tipologie di concimazione, per indagare se questo prodotto organico possa, in tutto o in parte, sostituire i prodotti di sintesi nel piano di concimazione.

Nel corso della sperimentazione si effettuano rilievi sulla fisiologia della pianta misurando l’accrescimento del tronco, che combinato con il dato produttivo permette di ottenere un indice, il Crop Load, utile per elaborare curve di produzione per valutare l’effetto delle differenti concimazioni. Inoltre, si monitorano il contenuto e la fluorescenza di clorofilla, parametri di facile e non distruttiva acquisizione ancora poco impiegati per le colture arboree. Queste informazioni, combinate, ci forniscono un’indicazione circa l’efficienza fotosintetica della pianta e sono utili nell’evidenziare stress colturali prima che se ne presentino i sintomi.

Alla raccolta e durante il post-harvest si determinano le caratteristiche quali-quantitative delle produzioni: valutazione della produttività, rilievi analitici di base (RSR, pH, acidità titolabile, pezzatura) e osservazioni sulla variazione delle proprietà nutraceutiche dei frutti (contenuto in composti polifenolici e capacità antiossidante). L’evoluzione dei parametri qualitativi analitici rilevati alla raccolta è valutata anche durante il post-raccolta con cadenza regolare e prefissata (3 mesi).

Gruppo di ricerca DISMA

Laboratorio di Meccatronica Agraria

L’attività del Laboratorio di Meccatronica Agraria del DiSAFA (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari) dell’Università degli Studi di Torino abbraccia molteplici aspetti dell’applicazione delle moderne tecnologie per una gestione e conduzione più efficiente e sostenibile delle pratiche agricole. Il gruppo di ricerca si occupa dello sviluppo di tecnologie per l’agricoltura di precisione (PA), così come dell’applicazione dell’automazione e della robotica alle macchine agricole, sia per le colture di pieno campo che per le colture protette.

Gli ambiti di applicazione spaziano dai sistemi di rilievo automatici mediante droni e sensori terrestri per la caratterizzazione delle colture e/o dell’ambiente operativo, ai sensori e ai dispositivi di attuazione per applicazioni di precisione e a rateo variabile, allo sviluppo di macchine innovative complete. Le soluzioni tecniche individuate o in fase di studio riguardano la maggior parte delle macchine agricole, dai trattori alle macchine operatrici quali irroratrici, seminatrici, sistemi per agevolare la raccolta e attrezzature per la lavorazione del terreno.

Nel contesto del progetto di ricerca denominato FIREZOF, l’attività del Laboratorio di Meccatronica Agraria ha riguardato lo sviluppo di sistemi per la ripresa aerea dello stato nutrizionale della coltura tramite UAV e creazione di mappe di fertilità. Particolare attenzione è stata dedicata allo sviluppo di tecniche e metodologie innovative per l’elaborazione delle informazioni provenienti da sensori installati su droni (camera multispettrali e termografia) con l’implementazione di modelli ed algoritmi per l’estrazione di informazioni di valore. Nello specifico, è stata condotta una campagna sperimentale per validare il sistema di acquisizione implementato, che ha permesso di individuare gli opportuni parametri di impostazione della camera e di pianificazione del volo del drone (altezza da terra, velocità di avanzamento, distanza tra le diverse traiettorie). Durante ogni volo sono state raccolte più di 1000 immagini multispettrali con camera MAIA SN-2 (9 bande), processate successivamente per ottenere mosaicature dell’intero appezzamento (ortorettificate, georeferenziate e corrette dal punto radiometrico). Sono stati dunque sviluppati nuovi algoritmi per l’elaborazione automatica di immagini multispettrali per la produzione di una mappa di vigoria della coltura, basati su tecniche di Machine Learning ed intelligenza artificiale. Tale elaborazione produce una mappa di molteplici indici (e.g. NDVI, estensione della chioma, etc.), correlati con lo stato di vigore vegetativo della pianta.

Referenti del progetto: Prof. Paolo Gay; Prof. Davide Ricauda Aimonino; Ing. Lorenzo Comba; Ing. Alessandro Biglia.

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